
“Tess, a matita” è il primo dei 15 racconti di Assenze giustificate. E, dai primi riscontri, sembra sia quello preferito.
Tess è nata in sordina, come spalla del protagonista. Invece, ne ha preso il posto, ma si è imposta con naturalezza, nella trama prima, entrando in empatia con i lettori poi.
Tess aveva 14 anni, ma è cresciuta con un’adolescenza diversa, diventando una donna diversa, unica.
È la classica storia dalla quale ci si aspetta il lieto fine, ma va’ a capire quale sarebbe il lieto fine adeguato.
L’assenza è costantemente presente nella vita, non se ne va mai veramente via. Per tenerci compagnia. www.palmierimichele.it
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