La censura non ha mai portato niente di buono, soprattutto quando si trincera dietro un falso politically correct, che è solo perbenismo di facciata.
La censura dei libri di Roald Dahl da parte di Puffin e degli eredi è solo un teatrino patetico, ridicolo, un calcolo mercificato della sua arte. Ignobile. Si sarebbero permessi di fare altrettanto, se fosse stato in vita? Andremo a toccare gli scritti di tutti gli scrittori?
Mo’ ci dobbiamo aspettare pure i roghi dei libri in piazza, giusto per fare bella figura (o ‘na bella figura demme’)?
O perché non andare a coprire “le vergone” di statue e quadri, come una boutade deficiente di qualche tempo fa?
Ma è così difficile promuovere la libertà?
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