
La cosa migliore del futuro è che arriva solo un giorno alla volta.
(Abraham Lincoln)
La cosa migliore del futuro è che arriva solo un giorno alla volta.
(Abraham Lincoln)
“Fu l’inizio del più grande Natale di sempre. Poco cibo. Nessun regalo, ma c’era un pupazzo di neve nel loro scantinato. Ma c’era un pupazzo di neve nel loro seminterrato.”
Markus Zusak, Storia di una ladra di libri
Ancora pochi per regalare un sorriso, acquistando una copia di “Con la porta aperta”…more information su https://www.palmierimichele.it/2021/11/30/con-la-porta-aperta-15-a-onlus-comasca/
#whitakeracademy #michelepalmieri #conlaportaaperta #natale2021
Ogni racconto ha una sua vita e una sua storia.
Mi piace il lavoro, mi completa e rende migliore. Certo, ci investo tempo, concentrazione, formazione, ma mi reputo fortunato nel fare il lavoro che adoro. Fa niente che a sei anni volessi fare il contadino, ma per certi versi il mio è un coltivare continuo; perciò, è un po’ come se l’avessi realizzato il sogno di quel bambino.
Incontro tanta gente, invece, che lavora solo per lo stipendio, si sporcherà pure le mani, ma non l’anima. Ecco, se arrivassi a questo, mi sentirei frustrato, sentirei di aver fallito, vivrei in un incubo.
È da un’anima che fugge e arriva a un tavolino di un bar, Il numero 4, che parte questo racconto, che non avrei terminato senza la spinta della mia prof di scrittura, con #vascorossi in sottofondo.
Il seguito è finzione della mente, nella realtà delle parole.
#whitakeracademy #michelepalmieri #conlaportaaperta #storytelling
È proprio una bella sensazione!!!
Nonostante siano passati 10 mesi dall’uscita, “Con la porta aperta” viene ancora letto su Kindle Unlimited e, in un giorno, Amazon ne ha spedite 10 copie del cartaceo!… Gran botta di adrenalina, unita a una prossima “spedizione”!!! …stay tuned
Thanks!!!
#whitakeracademy#michelepalmieri#conlaportaaperta#storytelling
Ogni racconto ha una sua vita e una sua storia.
Avevo premuto con rabbia il polpastrello sull’icona rossa dello smartphone, per chiudere una telefonata molesta. Con violenza, poi, l’avevo lanciato sul piano, nemmeno fosse colpa di quel povero aggeggio l’avermi fatto sbraitare con un cialtrone. Per sfogarmi andai direttamente alla macchinetta del caffè, come a farmi consolare da un amico.
Anziché ritornare alla scrivania, ripiegai verso la finestra, per guardare la pioggia scendere e mettere una distanza tra me e quel malessere. Più sorseggiavo il caffè più mi rilassavo. La pioggia lavava l’aria, il caffè puliva me. Decisi di dedicargli qualche riga, per ringraziarlo. Avrei fatto un’ode, conclusi. Come quella al pomodoro, vaneggiai.
Una volta seduto, realizzai di non essere Neruda e non sapevo come uscirne. Però, volando basso è nato Mug blu.
Il seguito è finzione della mente, nella realtà delle parole.
#whitakeracademy #michelepalmieri #conlaportaaperta #storytelling
Ogni racconto ha una sua vita e una sua storia.
A due passi dall’albergo scovai un parco, pieno di panchine, di alberi e di verde, con un anello intorno, ideale per la corsa. Così andai a correre, immerso totalmente nei pensieri, credevo che sarei stato da solo, mi trovai invece circondato da cani, dog-sitter, runner. E una vecchietta, ma senza gli umarell. Tanta roba, insomma per non farci qualcosa. Inconsapevolmente, accelerai la corsa, scoprendo energie ignote e un’allegrezza di fondo. Uscii velocemente dalla doccia, approdai al tavolino di un bar – perché faceva tanto Hemingway – e ancora più velocemente dai tasti uscirono “I Baldi”, cugini di secondo grado. Quella sera di giugno 2018 arrivarono stelle nel cielo, risate nel cuore e uno spritz a brindare con Milano.
Il seguito è finzione della mente, nella realtà delle parole.
#whitakeracademy #michelepalmieri #conlaportaaperta #storytelling
Ogni racconto ha una sua vita e una sua storia.
Era il 22 luglio 2018, una domenica. E aspettavo. Tante cose e una persona.
A Noto, sulla via principale c’erano, ovunque, il caldo e la bellezza siciliani. E per cercare di smorzarne uno e ampliare l’altra, mi rifugiai in un Inzolia freddo, di fronte il Duomo. Ma l’Inzolia fece altro: sprigionò dai ricordi gli spettacoli tra le calette e mi presentò un uomo e la sua sirena, forse intravisti altrove.
Con l’odore del mare che sentivo addosso, con il profumo del vino dal calice al naso, nacque “Meno di tre passi”. Senza ingannare l’attesa, creando un’ora di spazio, un’ora di vita.
Il seguito è finzione della mente, nella realtà delle parole.
#whitakeracademy #michelepalmieri #conlaportaaperta #storytelling
Ogni racconto ha una sua vita e una sua storia.
Mi frullava in testa una trama strana e, per questo, mi intestardii. Una storia difficile, cruda e solo un personaggio forte e interessante poteva assumersene l’onere di realizzarla. Era lì che mi infastidiva, si intrometteva nei pensieri. Dovevo liberarmene.
Casualmente, una sera, lo scoppiettio di un fuoco liberò, dai ricordi assopiti, una donna conosciuta anni prima, la sua voce e i suoi gesti e i suoi sguardi. Poi realizzai di quanto fosse solo una ragazzina. Diversa, però. Scaltra, forbita, ironica, irriverente, a tratti stronza, forse. Determinata, capace e bella, pure. Avevo trovato la mia protagonista. E nacque “Irish”.
Il seguito è finzione della mente, nella realtà delle parole.
#whitakeracademy #michelepalmieri #conlaportaaperta #storytelling